Le parabole di Gesù nei Vangeli Sinottici e Apocrifi

Le parabole di Gesù sono una raccolta di parabole attribuite a Gesù che sono raccolte nei vangeli, sia canonici sia non canonici, e in poche altre fonti antiche. Si tratta del più noto esempio del genere letterario "parabola" presente anche nell'Antico Testamento.Secondo Joachim Jeremias quasi tutte le parabole di Gesù hanno una motivazione antifarisaica, e sono state allegorizzate in un secondo momento dalla tradizione pre-evangelica e dagli evangelisti stessi, per cui, oltre a quello originario, hanno assunto significati che nel racconto orale di Gesù non sempre avevano.Ciascuno dei quattro vangeli canonici contiene parabole di Gesù uniche ad esso. Due parabole tra le più celebri, la parabola del figlio prodigo e la parabola del buon samaritano, sono presenti solo nel Vangelo secondo Luca.Solo due parabole sono presenti nel Vangelo secondo Giovanni, ed entrambe non sono riportate negli altri vangeli.Alcune parabole sono presenti in più di un vangelo sinottico: tre compaiono in tutti i tre vangeli (la parabola del seminatore, la parabola del granello di senape e la parabola dei vignaioli omicidi) ed altre due, o tre, se si considera che la parabola dei Talenti e la parabola delle mine sono essenzialmente due diverse trascrizioni della stessa storia, appaiono sia nel Vangelo secondo Matteo che in Luca.Le parabole presenti nel Vangelo secondo Marco, eccetto due molto brevi, o sono citate sia nel vangelo di Matteo che in quello di Luca, oppure sono proprie del solo Marco; questa è una delle osservazioni su cui si basa la teoria delle due fonti per l'origine dei vangeli, che ipotizza la presenza della fonte Q.Tra i vangeli apocrifi, il Vangelo di Tommaso riporta, tra le altre parabole in comune con i vangeli sinottici, due parabole non attestate altrimenti: la parabola della giara vuota e la parabola dell'assassino, entrambe considerate detti autentici di Gesù da alcuni studiosi

La parabola del seminatore

La stessa parabola è stata scritta, nel Vangelo sinottico di Luca 8,5-15, e nel Vangelo Apocrafo di Tommaso 9.

 

 Vangelo secondo Marco 4,1-20

 Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva.  Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento:  «Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare.  Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono.  Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo;  ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò.  Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto.  E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno».  E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!».
 Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro:  «A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché:
guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato
».
 Continuò dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole?  Il seminatore semina la parola.  Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro.  Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia,  ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono.  Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola,  ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.  Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno».

 

 

Parabola del granello di senape.

La stessa parabola è stata scritta nel vangelo secondo Marco 4,30-32 e in quello di Luca 13,18-19, anche nel Vangelo Apocrafo di Tommaso 20,2-4.

Matteo 13,31-32

 

 Un'altra parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».

 

 

Parabola dei vignaioli omicidi

La stessa parabola è stata scritta nel vangelo secondo Marco 12,1-12 e Luca 20,9-18

Matteo 21,33-44

 

 

Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò.  Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.  Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapidarono.  Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.  Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità.  E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero.  Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?».  Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo».  E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo;
dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri
?
 Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.  Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà».

 

Parabola della pecora smarrita

La parabola è presente anche nel Vangelo secondo Luca (15,1-7) e nel Vangelo di Tommaso (107).

Matteo 18,12-14

 

Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? 13 Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.  Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.