7 Stazione - Gesù cade per la seconda volta

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo 2, 24

Per la seconda volta, mentre avanza nell’angusta via del Calvario, Gesù cade. Intuiamo la sua debolezza fisica, dopo una terribile nottata, dopo le torture che Gli hanno inflitto. Forse non sono solo le sevizie, lo sfinimento e il peso della croce sulle spalle a farLo cadere. Su Gesù grava un peso non misurabile, qualcosa di intimo e profondo che si fa sentire a ogni passo più nitido.

Ti vediamo come un povero uomo qualsiasi,
che ha sbagliato nella vita e adesso deve pagare.
E sembri non avere più forza fisica o morale
di affrontare il nuovo giorno. E cadi.

Come ci riconosciamo in Te, Gesù,
anche in questa nuova caduta di sfinimento.
E invece Ti alzi di nuovo, vuoi farcela.
Per noi, per tutti noi,
per darci il coraggio di rialzarci.
La nostra debolezza c’è,
ma il Tuo amore è più grande delle nostre carenze,
può sempre accoglierci e capirci.

I nostri peccati, di cui Ti sei fatto carico,
Ti schiacciano, ma la Tua misericordia
è infinitamente più grande delle nostre miserie.
Sì, Gesù, grazie a Te ci rialziamo.
Abbiamo sbagliato.
Ci siamo lasciati prendere dalle tentazioni del mondo,
magari per bagliori di soddisfazione,
per sentirci dire che qualcuno ancora ci desidera,
che qualcuno dice di volerci bene, di amarci addirittura.
Facciamo talvolta fatica persino a mantenere
l’impegno preso nella nostra fedeltà di sposi.
Non abbiamo più la freschezza e lo slancio di una volta.
Tutto è ripetitivo, ogni atto pare pesante,
viene voglia di evadere.

Ma cerchiamo di rialzarci, Gesù,
senza cedere alla più grande di tutte le tentazioni:
quella di non credere che il Tuo amore può tutto.

 

8 Stazione - Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Luca. 23, 28-31

Gesù , voltandosi verso le donne, disse:"Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me,ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.Ecco, verranno giorni nei quali si dirà:Beate le sterili e i grembi che non hanno generatoe le mammelle che non hanno allattato.Allora cominceranno a dire ai monti:Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!Perché se trattano così il legno verde,che avverrà del legno secco?".

9 Stazione - Gesù cade per la terza volta

Luca 22, 28-30a

La strada in salita è breve, ma la sua debolezza è estrema. Gesù è sfinito nel fisico, ma anche nello spirito. Avverte su di Sé l’odio dei capi, dei sacerdoti, della folla che sembrano voler scaricare su di Lui la rabbia repressa per le oppressioni passate e presenti. Quasi che cerchino una rivincita, facendo valere il loro potere su Gesù.

E cadi, cadi Gesù, per la terza volta.
Sembri soccombere.
Ma ecco che con estrema fatica Ti rialzi
e riprendi il terribile cammino verso il Gòlgota.
Certamente tanti nostri fratelli in tutto il mondo
stanno soffrendo prove tremende perché Ti seguono, Gesù.
Stanno salendo con Te verso il Calvario
e con Te stanno persino cadendo
sotto le persecuzioni che da duemila anni
inferiscono sul Tuo Corpo che è la Chiesa.

Vogliamo con questi nostri fratelli nel cuore offrire la nostra vita, le nostre fragilità, la nostra miseria, le nostre piccole e grandi sofferenze quotidiane. Viviamo spesso anestetizzati dal benessere, senza impegnarci con tutte le forze a rialzarci e a rialzare l’umanità. Ma possiamo rialzarci, perché Gesù ha trovato la forza di rialzarSi e riprendere il cammino.

Anche le nostre famiglie sono parte di questo tessuto sfibrato, si ritrovano legate a una vita di benessere che diventa lo scopo stesso della vita. I nostri figli crescono: cerchiamo di abituarli alla sobrietà, al sacrificio, alla rinuncia. Cerchiamo di dar loro una vita sociale appagante negli ambienti sportivi, associativi e ricreativi, ma senza che queste attività siano solo un modo per riempire la giornata e avere tutto quello che si desidera.

 

10 Stagione - Gesù è spogliato delle vesti

Giovanni. 19, 23 - 24

Gesù resta nudo. L’icona di Cristo spogliato delle vesti è ricca di risonanze bibliche: ci riporta alla nudità innocente delle origini e alla vergogna della caduta.Nell’innocenza originaria la nudità era la veste di gloria dell’uomo: la sua amicizia trasparente e bella con Dio. Con la caduta, l’armonia di quella relazione s’infrange, la nudità soffre vergogna e porta in sé il ricordo drammatico di quella perdita.Nudità è sinonimo di verità dell’essere. Gesù, spogliato delle sue vesti, tesse dalla Croce l’abito nuovo della dignità filiale dell’uomo. Quella tunica senza cuciture resta lì, integra per noi: la veste della sua figliolanza divina non si è lacerata, ma, dall’alto della Croce, è a noi donata.

11 Stazione - Gesù è inchiodato sulla Croce

Giovanni 19, 18-19

Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva:"Il re dei Giudei".Con lui crocifissero anche due ladroni,uno alla sua destra e uno alla sinistra.

12 Stagione - Gesù muore sulla Croce

Marco. 15, 33-34. 37. 39

Venuto mezzogiorno,si fece buio su tutta la terra,fino alle tre del pomeriggio.Alle tre Gesù gridò con voce forte:Eloì , Eloì , lema sabactà ni?,che significa:Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?...Ed egli, dando un forte grido, spirò ...Allora il centurione che gli stava di fronte,vistolo spirare in quel modo, disse:"Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".

13 Stagione - Gesù è deposto dalla Croce

Marco. 15, 42-43. 46

Sopraggiunta ormai la sera,Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio,che aspettava anche lui il Regno di Dio,comprato un lenzuolo,calò il corpo di Gesù giù dalla croce.

14 Stagione - Gesù è deposto nel Sepolcro

Marco. 15, 46-47

Giuseppe d'Arimatea,avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo,lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.Poi fece rotolare un massocontro l'entrata del sepolcro.Intanto Maria di Magdalae Maria madre di Josesstavano ad osservare dove veniva deposto.

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